A metà gennaio in molti quartieri di Napoli si celebra ancora il rito del cippo di Sant’Antonio. Passato il Capodanno i ragazzini si mettono in cerca di legna da bruciare, spingendosi anche molto lontano dal proprio quartiere. Ogni banda ammassa la legna in un nascondiglio – il “segreto” – per proteggerla dalle incursioni dei gruppi provenienti dai quartieri vicini. Nei Quartieri Spagnoli la banda di Checco Lecco accumula abeti di tutte le taglie in uno spazio abbandonato, lasciato libero dall’abbattimento di un palazzo (leso dal terremoto dell’ottanta) vent’anni prima. Ogni pomeriggio, divisi in piccoli gruppi, partono dal loro “segreto” diretti nei quartieri eleganti, con il compito di reperire gli abeti dismessi dopo le feste natalizie. L’attesa del giorno del falò, il 17 gennaio, si consuma in frenetiche ricerche e poi nelle schermaglie, a volte reali, spesso immaginarie, per difendere il proprio tesoro dagli assalti dei “nemici”. Tutto si svolge in strada, quasi ventiquattro ore su ventiquattro: la mattina a volte si marina la scuola, mentre la notte si monta la guardia al nascondiglio. Ma proprio l’ultimo giorno un ostacolo imprevisto rischia di mandare tutto a monte…