Il cantiere infinito del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli sorge in uno spazio che dal 1724 fu per 200 anni sede di gloriose opere musicali (con direzione anche di Donizetti e Rossini). Tra le prime sale europee aperte a un pubblico misto, il Nuovo ospitò poi la rivista e il teatro comico, da Viviani (che calcò queste assi nel 1908) a Totò, ai de Filippo (il “Sik Sik” eduardiano debuttò qui nel 1929). Da 22 anni le sorti di questo avamposto di avventurose, emozionanti e civili culture che affaccia su Via Montecalvario nei Quartieri Spagnoli sono gestite con grande intuizione, e dedizione, da Igina Di Napoli e Angelo Montella. E questa “fattoria” che attualmente dà sostegno produttivo, tra gli altri, ad Antonio Latella, Pierpaolo Sepe e Arturo Cirillo, è stato un crocevia importante per Enzo Moscato, Pippo Delbono, Teatri Uniti, Carlo Cecchi, Valdoca, Neiwiller, Barberio Corsetti, Barra, Magazzini e tanti pionieri del nostro teatro.
Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica
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