Non è stata mai aperta al pubblico: si estende per seimila metri quadrati sotto i Quartieri Spagnoli
Una classifica dei dieci siti più interessanti del sottosuolo partenopeo, può essere fatta solo da lui: Clemente Esposito, presidente del Centro Speleologico Meridionale che a Napoli ha rilevato e cartografato oltre 800 cavità per 1 milione di mq di vuoti. L’ironico settantenne che si definisce un “fanciullino” e che fin da adolescente si è appassionato alla discesa negli “inferi” non ha dubbi: “le cavità più belle sono quelle che non sono ancora aperte al pubblico”. “La più bella in assoluto è quella dell’Augusteo che aveva 6 accessi e si estende per 6.000 mq sotto i Quartieri Spagnoli, è un ricovero realizzato sull’acquedotto del Carmignano del 1600.
Qualcuno ha ristrutturato la casa e per risparmiare magari 50 euro di trasporto ha gettato tutto il materiale di scarto nei pozzi e ora per liberare la cavità ci vogliono mesi di lavoro”, racconta Clemente che si sta occupando di ripulire le cisterne e dotarle di rete elettrica insieme a Michele e Salvatore Quaranta gestori del sito sotterraneo turistico di S. Anna di Palazzo.